Roberto Biasetti e un suo amico vengono ingiustamente condannati a sedici anni di prigione per un omicidio. Il vero responsabile del crimine è un certo Maremmano che per combinazione si trova nella stessa cella. Scarcerato per condono di una parte della pena si sente in debito verso i due e verso la fidanzata di Roberto. Rientra in carcere e confessa la sua colpa.