Nella Romagna papalina, attorno al 1850, Stefano Pelloni ama una ragazza, ma è ostacolato dallo zio prete di lei che protegge un altro pretendente. Il giovane, di sangue focoso, uccide il rivale e si dà alla macchia rubando ai ricchi per dare ai poveri. Il prete lo denuncia ai gendarmi e lui l'uccide allontanandosi così dall'amata che però, nel momento supremo, si fa uccidere per salvarlo. Disperato, il bandito, che ormai è diventato famoso col soprannome di "Passatore", si offre allo schioppo d'un gendarme amico affinché questi possa intascare la taglia.