Sbagliando la formula di un apparecchio antigravitazionale di sua invenzione, la dottoressa Vivien Morgan è risucchiata in un vortice temporale che la fa precipitare dal cielo in mezzo ai cavalieri della Tavola Rotonda. Re Artù, soggiogato dalla sua prodigiosa magia - la donna sfrutta a suo vantaggio un'imminente eclisse di sole -, la salva dal rogo sul quale Merlino la vorrebbe bruciare come strega e, dopo averla nominata in via eccezionale cavaliere, segue i suoi consigli per ammodernare Camelot rendendo il castello più confortevole e l'agricoltura più florida. Ma il prestigio conquistato da Vivien accende d'invidia Merlino che tenterà in tutti i modi di screditarla agli occhi del re