Helen Keller è cieca e sorda dalla nascita, e fino all'età di sei anni viene cresciuta dai genitori Kate e Arthur, che assecondano ogni suo capriccio. La bambina arriva così a permettersi qualsiasi cosa, mangia con le mani, distrugge gli oggetti e butta per terra i fogli su cui lavora il padre. Pur amandola molto, il padre e il fratellastro non riescono più a sopportarla. Pensano persino di farla rinchiudere in un ospizio per malati mentali, ma le disperate richieste della madre li convincono a contattare un centro di Boston, chiedendo l'invio di una persona che si occupi della scatenata Helen. Il lungometraggio si ispira ad una storia vera, trasposta da William Gibson nel dramma teatrale "Anna dei Miracoli", da cui il titolo italiano.